Il mese di dicembre ha portato con sé un nuovo capitolo di The First Soldier, la seconda stagione di Ever Crisis, il gioco mobile che ripercorre e amplia la lore di *Final Fantasy VII*. Mentre i fan si immergono in questa nuova avventura, però, emergono preoccupazioni legate alla scrittura di Sephiroth, uno dei villain più iconici della storia dei videogiochi. In questo articolo, esploreremo nel dettaglio le ultime evoluzioni narrative, i nuovi personaggi e i potenziali rischi per l’universo di FFVII.
Ever Crisis: tra remake e innovazione
Final Fantasy Ever Crisis è stato presentato come un progetto ambizioso: un remake della compilation completa di FFVII, che include titoli come Crisis Core, Advent Children e Dirge of Cerberus. Tuttavia, mese dopo mese, il gioco ha rivelato una doppia anima. Da un lato, rispetta fedelmente la trama del gioco originale del 1997, ricreando momenti iconici con grafica moderna ispirata al Remake. Dall’altro, introduce elementi inediti che colmano buchi narrativi o approfondiscono aspetti lasciati in ombra, come i retroscena di Cloud, Tifa, Aerith e Barret.
La vera novità, però, è The First Soldier: una storia completamente originale, ambientata anni prima degli eventi di FFVII, che esplora le origini di Sephiroth e di altri personaggi chiave. Questo spin-off non solo arricchisce la lore, ma solleva anche interrogativi sul futuro della saga.
The First Soldier: Sephiroth e il trio dei Soldier P0
La prima stagione di The First Soldier ha introdotto tre protagonisti inediti: Glenn, Matt e Lucia, Soldier di classe P0 al servizio della Shinra. Attraverso le loro missioni, i giocatori hanno incontrato un Sephiroth adolescente, ancora lontano dall’iconico villain che conosciamo.
Sephiroth: un’arma senza coscienza
Nel primo episodio, Sephiroth viene ritratto come un ragazzo cresciuto in isolamento, addestrato per essere un’arma perfetta. Privato di affetti, luce solare e rapporti umani, la sua moralità è compromessa: obbedisce agli ordini senza porsi domande. L’incontro con Glenn, Matt e Lucia, però, segna una svolta.
Il trio insegna a Sephiroth il valore delle scelte personali, spingendolo a ribellarsi alla Shinra per proteggere i compagni. Un legame quasi fraterno si forma, ma tutto si spezza quando Sephiroth uccide Rosen, un soldato morente che gli chiede una morte pietosa. Glenn, incapace di comprendere il gesto, rompe ogni rapporto con lui.
Questo arco narrativo ha reso Sephiroth più empatizzabile, mostrandolo come una vittima del sistema Shinra, destinata a trasformarsi in carnefice. Un approccio che divide i fan: c’è chi lo trova riduttivo per un villain carismatico, e chi, invece, apprezza la profondità psicologica aggiunta.
Il dilemma di Glenn: tra Ever Crisis e Rebirth
Prima dell’uscita di FFVII Rebirth, gli sviluppatori avevano annunciato che un personaggio di The First Soldier sarebbe apparso nel nuovo capitolo. Si è scoperto essere Glenn, ma la sua rappresentazione ha deluso molti fan.
Un Glenn “diverso”
Il Glenn di Rebirth non corrisponde a quello di Ever Crisis: il suo passato, il rapporto con Sephiroth e le motivazioni dietro la sua morte (ordinata da Rufus) sono omessi o alterati. Chi non ha giocato Ever Crisis non perde dettagli cruciali, rendendo la narrazione mobile quasi superflua per Rebirth.
Questa scelta ha sollevato critiche: se i due progetti non si influenzano, qual è il senso di creare storie interconnesse? Il sospetto è che Glenn sia stato inserito in Ever Crisis solo per promuovere Rebirth, svuotando di significato il gioco mobile.
The First Soldier Stagione 2: Sephiroth, Angeal e la minaccia della Masamune
Con la seconda stagione, Ever Crisis sposta l’attenzione su Angeal (già noto ai fan di Crisis Core) e introduce Alissa, un personaggio enigmatico legato a Jenova. Ma è l’arrivo della spada Masamune a generare timori per la lore.
Sephiroth e Angeal: un rapporto freddo
Dopo la rottura con Glenn, Sephiroth diventa introverso, diffidente e riluttante a creare legami. Angeal cerca di avvicinarsi a lui, ma riceve solo rifiuti. La delusione per il tradimento di Glenn ha reso Sephiroth più umano, ma anche più vulnerabile.
Alissa: il volto di Jenova
Alissa è una Soldier con cellule “speciali” che la rendono identica a Lucrezia, la madre biologica di Sephiroth. Il giovane, che idealizza Jenova (il nome dato da Hojo a Lucrezia), viene destabilizzato dall’incontro. Alissa lo elogia ossessivamente, riferendosi a “Jenova” e spingendolo verso la regione maledetta di Robio.
Il suo ruolo è ambiguo: è una pedina di Hojo? O uno strumento di Jenova stessa? I suoi “ricordi” sui Cetra, mai studiati ma innate, suggeriscono una connessione soprannaturale.
La Masamune: una maledizione per Sephiroth?
Il vero pericolo, però, è la spada Masamune, forgiata da un fabbro immortale e maledetta. Sephiroth ne sente la chiamata, dichiarando di volerla possedere. La spada, simile all’Unico Anello di Tolkien, corrompe chi la possiede, scatenando avidità e distruzione.
Se Ever Crisis attribuisse alla Masamune un ruolo nella caduta di Sephiroth, rischierebbe di sminuire la sua complessità psicologica. Finora, la sua follia è stata spiegata con traumi infantili, manipolazione di Jenova e isolamento. Introdurre un elemento esterno come la spada potrebbe dargli un “alibi”, indebolendo decenni di storytelling.
Perché la Masamune è un rischio per la lore di FFVII?
Sephiroth è un villain costruito su paradossi psicologici:
1. L’assenza della madre: Crede che Jenova sia sua madre, idealizzandola come una divinità.
2. La sindrome dell’impostore: Sa di essere un esperimento, ma cerca di affermare la sua superiorità.
3. La manipolazione di Hojo: Cresciuto senza affetti, è plasmato per obbedire.
Ever Crisis aveva aggiunto strati alla sua psiche, mostrandolo come una vittima del sistema Shinra. La Masamune, però, potrebbe ridurre tutto a una corruzione esterna, svilendo la tragedia del personaggio.
C’è ancora speranza?
Alcuni elementi lasciano spazio a interpretazioni ottimiste:
– Le visioni di Sephiroth con “Jenova” (Lucrezia) suggeriscono che la sua ossessione per la superiorità sia già radicata.
– Alissa potrebbe essere un’agente di Jenova, che sfrutta la spada per manipolarlo.
– Angeal, finora marginale, potrebbe avere un ruolo chiave nel contrastare la maledizione.
Il terzo capitolo sarà cruciale: dovrà bilanciare le nuove aggiunte con il rispetto per la lore esistente.
Conclusioni: Ever Crisis tra opportunità e pericoli
The First Soldier in Ever Crisis sta regalando ai fan uno sguardo inedito su Sephiroth, arricchendone il passato con dettagli commoventi e inquietanti. Tuttavia, l’introduzione della Masamune come possibile fattore corruttore rappresenta un rischio concreto per la coerenza narrativa di FFVII.
Gli sviluppatori hanno l’opportunità di approfondire la psiche di Sephiroth senza tradirne l’essenza, ma devono agire con cautela. Il prossimo capitolo deciderà se Ever Crisis diventerà un pilastro della lore o un esperimento mal calibrato.
Cosa ne pensi della nuova direzione di The First Soldier? La Masamune potrebbe migliorare o rovinare la storia di Sephiroth? Lascia un commento e seguici su iovideogioco.it per restare aggiornato su Ever Crisis, FFVII Rebirth e tutte le novità dal mondo dei videogiochi seguici anche sul canale Youtube dedicato a questo mondo!