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Ghost of Yotei Nuove Controversie, Critiche e il Futuro della Saga

Il mondo dei videogiochi è sempre stato teatro di grandi innovazioni narrative e, talvolta, di controversie che divampano tra i fan. L’ultima di queste è rappresentata da Ghost of Yotei, il nuovo titolo in arrivo di Sucker Punch, che sta già scatenando un turbine di critiche e polemiche. Da un lato, vi è l’entusiasmo per l’innovazione e l’attenzione alla diversità; dall’altro, un’ondata di preoccupazioni da parte dei fan più tradizionalisti, soprattutto in merito alla sostituzione di un protagonista amato e alla presunta imposizione di tematiche identitarie nella narrazione.

Il Contesto: Da Ghost of Tsushima a Ghost of Yotei

Per comprendere appieno le ragioni del clamore intorno a Ghost of Yotei, è necessario fare un passo indietro e considerare il contesto. Il franchise Ghost of Tsushima ha conquistato i cuori di milioni di appassionati grazie alla storia coinvolgente e all’ambientazione affascinante del Giappone feudale. Il protagonista, Jin Sakai, divenuto simbolo di coraggio e determinazione, ha rappresentato per molti un’icona di resilienza e tradizione.

Tuttavia, secondo recenti rivelazioni e fonti del settore, Ghost of Yotei sarebbe originariamente concepito come Ghost of Tsushima 2, con Jin Sakai al centro della narrazione. Questa notizia ha scatenato un sentimento di tradimento tra i fan, che vedono nel cambio di rotta una volontà di reindirizzare la saga verso tematiche considerate da alcuni come eccessivamente “woke”.

Il Nuovo Progetto di Sucker Punch: Una Rivisitazione Controversiale

Sucker Punch, lo studio dietro al nuovo titolo, ha deciso di intraprendere una strada innovativa che, tuttavia, ha immediatamente diviso l’opinione pubblica. La scelta di sostituire il protagonista tradizionale con una nuova figura femminile di nome Atsu ha suscitato non poche perplessità. I critici sostengono che tale decisione non sia frutto di un’evoluzione organica della storia, ma piuttosto di una spinta ideologica finalizzata a dare visibilità a tematiche progressiste e di identità politica.

Il cambio di protagonista, infatti, non è stato un semplice aggiornamento narrativo, ma una vera e propria trasformazione che ha radicalmente modificato la struttura della storia. Secondo quanto riportato da fonti vicine allo sviluppo, la trama originale, incentrata sulle gesta eroiche di Jin Sakai, è stata “gutttata” e riformulata per dare spazio a una narrazione incentrata su una figura femminile. Questa scelta ha diviso la community, con molti fan che si chiedono se la tradizione e il legame emotivo con il personaggio originale possano essere salvati.

Il Team di Scrittura: Esperienze Passate e Nuove Criticità

Una delle rivelazioni più spinose riguarda il team di scrittura che ha preso in carico il progetto. Tra i nomi più noti spiccano John Dumbrow e Courtney Woods. Questi autori hanno un passato controverso, avendo lavorato su titoli come Dragon Age: The Veilguard e Mass Effect: Andromeda, giochi che hanno ricevuto critiche per una narrazione considerata debole e per la spinta ideologica percepita come forzata.

Nonostante alcuni successi nel corso della loro carriera – ad esempio, Woods ha contribuito a titoli di successo come Star Wars: The Old Republic e Dragon Age: Inquisition, mentre Dumbrow ha lavorato su Mass Effect 2 e Mass Effect 3 – il passato recente dei due è divenuto oggetto di dibattito. I fan temono che il “bagaglio” di esperienze negative possa influire negativamente sulla qualità della narrazione di Ghost of Yotei.

È importante sottolineare, tuttavia, che il percorso professionale di entrambi i collaboratori non è del tutto negativo. Le esperienze acquisite in progetti di grande successo dimostrano una capacità di scrittura e un potenziale creativo che potrebbe, in linea teorica, portare a una narrazione innovativa. Ma il timore principale resta: la ripetizione degli errori del passato, in particolare per quanto riguarda il bilanciamento tra storytelling e impegno ideologico.

Il Cambio di Protagonista: Dalla Tradizione alla Modernità?

Il cuore del dibattito ruota attorno alla decisione di sostituire Jin Sakai con Atsu. Questa scelta, lungi dall’essere casuale, rappresenta una direzione narrativa che punta a enfatizzare tematiche di empowerment femminile e a rielaborare i classici archi narrativi in chiave moderna. Secondo alcune fonti, la modifica sarebbe stata decisa per dare un volto nuovo alla storia e per rispondere alle esigenze di un pubblico in continua evoluzione.

Un’importante testimonianza in merito viene dal noto YouTuber Endymion, che ha dichiarato:

“Come mi è stato riferito in precedenti reportage, il gioco era inizialmente concepito come Ghost of Tsushima 2, con Jin Sakai al centro della narrazione. Tuttavia, la direzione creativa ha deciso di ripartire da zero, eliminando la figura del protagonista originale per creare una storia incentrata su Atsu.”

Questa ristrutturazione narrativa ha portato molti a sostenere che il progetto si tratti di un semplice esercizio di rebranding ideologico, una strategia volta a soddisfare una fetta di mercato sempre più esigente in termini di inclusività e rappresentazione. Al contempo, però, i puristi del genere e i nostalgici della saga originale vedono in questa mossa un tradimento dei valori e della storia che hanno reso celebre Ghost of Tsushima.

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Le Critiche alla Narrazione e l’Impatto dell’Identità Politica

Uno dei punti più controversi riguarda il cosiddetto “disastro woke” che molti critici temono possa travolgere Ghost of Yotei. La presenza di elementi identificati come progressisti e l’insistenza su tematiche di identità politica hanno spinto una parte consistente della community a considerare il progetto come un tentativo forzato di imporre un agire e un pensare moderni, a scapito di una narrazione autentica e coinvolgente.

La scelta di affidare il ruolo del personaggio principale a Erika Ishii – nota attivista progressista con posizioni molto esplicite in ambito politico e sociale – non ha fatto che esacerbare i timori. I critici sostengono che la presenza di una figura così polarizzante possa trasformare l’esperienza di gioco in una sorta di piattaforma per il dibattito ideologico, anziché concentrarsi sulla qualità narrativa e sull’azione tipica dei titoli d’azione e d’avventura.

Questo solleva la questione se, nel tentativo di abbracciare la modernità e la diversità, si stia sacrificando il cuore della tradizione videoludica. I fan più tradizionali vedono in questa scelta una perdita di identità e un’erosione dei valori che hanno contraddistinto le opere passate. Al contempo, i sostenitori del cambiamento ritengono che sia necessario evolversi e rappresentare una pluralità di voci e prospettive.

Il Ruolo della Community Manager e l’Influenza delle Aziende Consulenti

Un ulteriore tassello di questa intricata vicenda è rappresentato dalla nomina di Thomas Hart come nuovo Community Manager di Sucker Punch. Ex membro di Insomniac Games, Hart ha già fatto notizia per le sue dichiarazioni in favore di Sweet Baby Inc., una società di consulenza controversa, spesso accusata di iniettare dinamiche divisive e politicamente cariche nei videogiochi.

La sua nomina, avvenuta ad aprile 2024, ha sollevato non poche domande sulla direzione che il progetto intende prendere in termini di comunicazione e gestione della community. Le sue parole, pronunciate poco prima dell’ingresso in Sucker Punch, hanno mostrato una certa disinvoltura nei confronti delle critiche, definendole come “mind numbingly dumb”. Questo approccio, secondo molti, potrebbe tradursi in una gestione della comunicazione con i fan non esattamente in linea con le aspettative di trasparenza e dialogo, aggravando ulteriormente le tensioni.

L’influenza di società di consulenza come Sweet Baby Inc. ha a lungo rappresentato un punto di dibattito nel settore videoludico. I critici sostengono che il ricorso a tali consulenti possa spingere le case di sviluppo a privilegiare messaggi ideologici rispetto alla qualità narrativa e all’esperienza di gioco. Se da un lato questo approccio mira a rendere i giochi più inclusivi e attuali, dall’altro rischia di alienare una fetta significativa del pubblico, abituato a storie tradizionali e personaggi che incarnano valori universali.

L’Evoluzione della Narrazione nei Videogiochi: Tra Innovazione e Tradizione

Il dibattito intorno a Ghost of Yotei si inserisce in un contesto più ampio, quello dell’evoluzione della narrazione videoludica. Negli ultimi anni, il settore ha visto un marcato passaggio dall’eroismo classico e dai personaggi unidimensionali a narrazioni più complesse e sfumate, capaci di riflettere le diversità e le complessità della società moderna.

Da una parte, questo cambiamento rappresenta un’evoluzione positiva, in grado di dare voce a esperienze e prospettive diverse. Dall’altra, però, si apre un varco di critiche che sostengono come, in alcuni casi, il risultato sia una narrazione forzata e artificiale, dove il messaggio politico sembra prevalere sulla qualità dello storytelling. Ghost of Yotei si trova al centro di questa dicotomia: da un lato la volontà di innovare, dall’altro il rischio di alienare un pubblico affezionato a una tradizione narrativamente coerente e sentimentalmente coinvolgente.

Questa tensione non è nuova nel mondo dei videogiochi. Le grandi produzioni spesso si trovano a dover bilanciare le esigenze di un mercato in evoluzione con la necessità di mantenere fede alle proprie radici. In questo scenario, il cambiamento di protagonista e l’inserimento di tematiche identitarie sono interpretati da alcuni come un’evoluzione naturale e da altri come un tradimento degli ideali originari.

Implicazioni sul Futuro della Saga e del Settore Videoludico

Le decisioni prese per Ghost of Yotei potrebbero avere ripercussioni ben oltre il singolo titolo, influenzando il modo in cui le grandi produzioni gestiscono la continuità dei franchise storici. La sostituzione di un protagonista iconico come Jin Sakai con una nuova figura potrebbe segnare una svolta decisiva non solo per la saga, ma anche per l’intero settore, spingendo altre case di sviluppo a rivedere i propri modelli narrativi.

Da un punto di vista economico e commerciale, una scelta così drastica comporta un rischio significativo: la possibilità di perdere una parte consistente di fan consolidati. I titoli di successo si basano non solo su innovazione, ma anche su un forte legame emotivo tra il pubblico e i personaggi che hanno accompagnato la storia. Quando questo legame viene spezzato, la sfida diventa duplice: mantenere l’interesse del pubblico storico e allo stesso tempo attrarne di nuovo con una proposta fresca e innovativa.

Il rischio, tuttavia, non riguarda solo il rapporto con i fan. Un’innovazione troppo marcata o percepita come forzata potrebbe portare a critiche che si estendono ben oltre il mero ambito narrativo, compromettendo la reputazione dello studio e influenzando i futuri investimenti nel settore. In un mercato altamente competitivo, dove le opinioni online hanno un peso determinante, ogni scelta creativa viene scrutata con attenzione, e l’ombra di una possibile crisi di identità non può essere sottovalutata.

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Analisi delle Reazioni della Community e dei Media

Le reazioni al cambio narrativo e alla scelta del nuovo team di scrittura sono state immediate e intense. Forum, social media e canali di YouTube dedicati ai videogiochi sono in fermento, e le opinioni appaiono divise in maniera netta:

  • I sostenitori della modernità: Ritengono che il cambiamento sia inevitabile e che l’evoluzione dei personaggi e della narrazione sia un passo necessario per adeguarsi ai tempi e alle nuove sensibilità sociali.
  • I difensori della tradizione: Considerano il cambio di protagonista e la direzione narrativa come un tradimento dei valori originari di Ghost of Tsushima, temendo una perdita di identità e di coerenza nella narrazione.

In particolare, il dibattito si concentra sulla capacità degli scrittori di saper bilanciare la modernità con l’eredità del franchise. La presenza di figure controverse come Dumbrow e Woods, che hanno alle spalle esperienze contrastanti, accentua ulteriormente le preoccupazioni. I fan si domandano se il peso dei loro precedenti progetti – caratterizzati da una forte componente ideologica – possa ripetersi in Ghost of Yotei, trasformando il gioco in un manifesto politico piuttosto che in un’avventura epica e coinvolgente.

Prospettive Critiche e Opinioni Divergenti

Le opinioni divergenti tra i vari membri della community evidenziano un problema più profondo: la difficoltà di conciliare innovazione e rispetto per la tradizione. Da un lato, la necessità di rappresentare una varietà di voci e di esperienze vive è innegabile, soprattutto in un’epoca in cui la diversità è celebrata in tutti i media. Dall’altro, l’amore per personaggi iconici e trame ben definite crea un legame quasi sacro con il passato.

Le critiche mosse da alcuni influencer e commentatori non si limitano alla superficie. Molti ritengono che il cambio di protagonista non sia solo una scelta di marketing, ma una strategia deliberata volta a soddisfare un target specifico, a scapito di chi ha investito anni di passione nella saga originale. Queste opinioni sono spesso accompagnate da un invito a non abbandonare i valori tradizionali che hanno reso i videogiochi un’arte e un medium di narrazione senza precedenti.

Al contempo, ci sono voci che difendono la scelta di rinnovarsi. Secondo loro, il cambiamento è inevitabile e necessario per mantenere vivo l’interesse, soprattutto in un settore che evolve rapidamente. Sostengono che una narrazione che si adatta ai tempi moderni, pur mantenendo un legame con il passato, possa offrire un’esperienza di gioco più ricca e variegata, capace di attrarre sia i vecchi fan sia nuove generazioni di giocatori.

Le Implicazioni di un Futuro “Woke” nei Videogiochi

Uno degli aspetti più dibattuti riguarda la direzione “woke” che molti attribuiscono al progetto. L’utilizzo di tematiche legate all’identità politica e alla rappresentazione di minoranze può essere visto come un passo avanti verso un’inclusività maggiore, ma, allo stesso tempo, rischia di polarizzare il pubblico. La polemica su Ghost of Yotei si inserisce in un dibattito più ampio sul futuro del medium videoludico: come conciliare la spinta verso l’innovazione sociale con il mantenimento di una narrazione coinvolgente e rispettosa delle tradizioni che hanno fatto la storia dei videogiochi?

Alcuni critici sostengono che, in un’epoca in cui ogni decisione creativa viene immediatamente analizzata e giudicata, le case di sviluppo si trovino in una posizione di grande responsabilità. Da un lato, devono rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più diversificato; dall’altro, non possono trascurare l’eredità emotiva e culturale che i loro prodotti hanno costruito nel tempo. Ghost of Yotei rappresenta quindi un banco di prova per Sucker Punch e, per estensione, per l’intero settore: riusciranno a trovare un equilibrio tra innovazione e tradizione, o il rischio di una narrativa troppo polarizzata si rivelerà letale?

Analisi Comparativa: Ghost of Yotei e Altri Titoli Controversi

Per contestualizzare ulteriormente la situazione, è utile confrontare Ghost of Yotei con altri titoli che hanno affrontato simili controversie. I casi di Mass Effect: Andromeda e Anthem, ad esempio, sono spesso citati come esempi di progetti che hanno sofferto di un bilanciamento errato tra ambizione narrativa e scelte stilistiche discutibili. La critica principale a questi titoli è stata la mancanza di coerenza nella narrazione, un elemento che, secondo molti, è determinante per il successo di un videogioco.

Nel caso di Ghost of Yotei, il coinvolgimento di scrittori che hanno partecipato a progetti simili ha fatto emergere timori analoghi. Se da un lato la loro esperienza nei titoli di successo dimostra competenza e creatività, dall’altro il ricordo delle delusioni passate non permette di abbassare la guardia. I fan temono che il gioco possa incorrere negli stessi errori, lasciando il segno come un’altra occasione in cui la promessa di innovazione si sia trasformata in una delusione amara.

Questa situazione pone una domanda cruciale: è possibile reinventare una saga senza tradire le sue radici? La risposta non è semplice e dipende in larga misura dalla capacità degli sviluppatori di saper ascoltare il proprio pubblico e di integrare le innovazioni in maniera organica. Una scelta affrettata o motivata esclusivamente da considerazioni di marketing rischia di compromettere l’integrità della narrazione, con conseguenze che potrebbero estendersi ben oltre il singolo progetto.

Approfondimenti: Il Ruolo dei Media e dei Commentatori

Il dibattito intorno a Ghost of Yotei ha attirato l’attenzione di numerosi media e commentatori del settore. Video analisi, podcast e articoli di approfondimento hanno cercato di decifrare le vere intenzioni dietro il cambio di rotta narrativo e l’inserimento di tematiche così delicate. In molti di questi interventi si sottolinea come la decisione di Sucker Punch non sia isolata, ma faccia parte di un trend più ampio nel settore videoludico, dove l’inclusività e il rinnovamento dei personaggi stanno assumendo un ruolo sempre più centrale.

Non mancano, inoltre, le interviste e le dichiarazioni di esperti che offrono prospettive diverse sul tema. Mentre alcuni ritengono che il cambiamento sia un segno di maturità e apertura verso nuove forme di narrazione, altri lo vedono come un sintomo di una tendenza a sacrificare la profondità della trama a favore di un messaggio politico. Questa pluralità di opinioni riflette la complessità del fenomeno e la difficoltà di trovare un equilibrio che possa accontentare tutti.

Il Futuro di Ghost of Yotei: Sfide e Opportunità

Guardando al futuro, le sfide che attendono Ghost of Yotei sono molteplici. Da una parte, la pressione di soddisfare le aspettative di una fanbase affezionata e, dall’altra, la necessità di innovare e di attrarre un nuovo pubblico. La scelta di cambiare protagonista e di affidarsi a un team di scrittura con un passato controverso rappresenta un rischio, ma anche un’opportunità: quella di ridefinire il concetto stesso di eroe in un’epoca in cui la diversità e l’inclusività sono valori imprescindibili.

La domanda che rimane aperta, e che continuerà a essere oggetto di dibattito nei prossimi mesi, è se Sucker Punch riuscirà a trovare il giusto equilibrio tra tradizione e innovazione. I fan sono in attesa di vedere se la nuova narrativa saprà rendere omaggio alle radici della saga, senza però cadere preda di una retorica troppo forzata o di un’ideologia che, per alcuni, rischia di oscurare il vero spirito dell’avventura.

Per quanto riguarda il settore videoludico in generale, il caso di Ghost of Yotei potrebbe rappresentare un punto di svolta. Se il rischio di una narrazione polarizzata si concretizza, si aprirà un dibattito profondo sul ruolo delle tematiche identitarie nei videogiochi e sul futuro della narrazione interattiva. Al contrario, se il gioco saprà bilanciare sapientemente innovazione e tradizione, potrà diventare un modello per altri titoli che ambiscono a rinnovarsi senza rinunciare alle proprie radici.

Conclusioni: Una Saga in Bilico tra Passato e Futuro

In conclusione, Ghost of Yotei rappresenta un caso emblematico delle sfide che il mondo dei videogiochi si trova ad affrontare oggi. Da un lato, la voglia di evolversi, di abbracciare tematiche moderne e di proporre una narrazione inclusiva; dall’altro, il peso della tradizione e l’attaccamento a personaggi che hanno fatto la storia del medium.

Il cambio di protagonista, la scelta del team di scrittura e l’influenza di figure come Erika Ishii e Thomas Hart sono elementi che alimentano un dibattito acceso tra fan, critici e commentatori. Le opinioni sono divise e le aspettative sono alte: molti si chiedono se questa nuova direzione porterà a un’innovazione narrativa degna di nota o se, al contrario, si tradurrà in un altro episodio di delusione per i fedeli della saga.

Una cosa è certa: la polemica attorno a Ghost of Yotei non farà che aumentare l’attenzione su ogni sua mossa, e il destino del gioco sarà deciso tanto dalle scelte creative dello studio quanto dalla capacità di instaurare un dialogo costruttivo con la community. In un’epoca in cui la comunicazione online è immediata e le reazioni sono istantanee, il rischio di una frattura tra innovazione e tradizione è sempre dietro l’angolo.

Domande Aperte ai Lettori

Alla luce di quanto esposto, ci troviamo davanti a numerosi interrogativi:

  • Riuscirà Sucker Punch a conciliare le esigenze di un pubblico eterogeneo senza sacrificare la qualità narrativa?
  • Il cambiamento di protagonista rappresenta un’evoluzione naturale della saga o un tradimento nei confronti dei fan di lunga data?
  • Quale sarà l’impatto reale del team di scrittura, noto per esperienze passate controverse, sul futuro del titolo?
  • In che modo l’approccio “woke” influenzerà la percezione del gioco, e potrà davvero portare benefici alla narrazione o rischia di diventare un punto di rottura?

Queste domande sono aperte al dibattito e invitano i lettori a condividere le proprie opinioni nei commenti. Il confronto è essenziale per capire se e come il panorama videoludico stia realmente cambiando o se stiamo assistendo a una fase di transizione dolorosa ma necessaria.

Invito al Dialogo e alla Condivisione

Se sei un appassionato di videogiochi e segui da vicino le evoluzioni narrative del settore, lascia il tuo commento qui sotto e facci sapere cosa ne pensi di Ghost of Yotei. Credete che il nuovo approccio possa dare nuova linfa a una saga leggendaria, oppure ritenete che il cambiamento sia troppo radicale e potenzialmente dannoso per l’eredità di Ghost of Tsushima?

La tua opinione è importante: il dibattito su temi di inclusività, tradizione e innovazione è al centro della trasformazione del mondo videoludico. Condividi il tuo punto di vista e partecipa attivamente alla discussione!

Considerazioni Finali

Il percorso di Ghost of Yotei è ancora tutto da scrivere, e il futuro riserva sicuramente molte sorprese. Quello che è innegabile è che il gioco sta già suscitando un acceso dibattito, capace di dividere fan e critici in maniera netta. L’esperienza che si prospetta potrebbe essere una svolta epocale per Sucker Punch e per l’intera industria, oppure un altro esempio di come il tentativo di innovare possa rischiare di allontanare il pubblico storico.

In questo scenario complesso, la sfida più grande rimane quella di trovare un equilibrio tra modernità e tradizione, tra innovazione e rispetto per le proprie radici. Solo il tempo potrà dire se Ghost of Yotei saprà navigare con successo queste acque agitate, diventando un punto di riferimento per le future produzioni videoludiche o se finirà per essere ricordato come un’occasione mancata.

Per ora, il mondo dei videogiochi osserva con attenzione ogni mossa, e ogni novità sul progetto viene scrutata alla ricerca di indizi sul destino della saga. Rimane il fatto che, in un’epoca in cui le opinioni si formano e si diffondono in un batter d’occhio, ogni scelta creativa deve essere ponderata con cura, tenendo conto della sensibilità e delle aspettative di un pubblico sempre più vasto e diversificato.

Riflessioni Conclusive

La vicenda di Ghost of Yotei si inserisce in un contesto più ampio, dove la trasformazione dei media e la crescente importanza delle tematiche sociali stanno ridefinendo il concetto di intrattenimento. Che si tratti di un’evoluzione positiva o di un segnale di allarme per la tradizione videoludica, l’unica certezza è che il dialogo tra sviluppatori, critici e appassionati è fondamentale per guidare il futuro del settore.

Con il passare dei mesi, sarà interessante osservare come si svilupperà la narrazione del gioco e se le polemiche attuali si tradurranno in un prodotto finale in grado di soddisfare le aspettative di tutti. Nel frattempo, il dibattito resta aperto e le opinioni si confrontano, offrendo uno spaccato della complessità che caratterizza il mondo dei videogiochi moderni.

Conclusione

In sintesi, Ghost of Yotei rappresenta un punto di svolta per una saga amata e per l’intero panorama videoludico. Le scelte narrative e di casting, unite all’influenza di un team di scrittura con un passato controverso, hanno innescato un dibattito acceso che va ben oltre la semplice analisi di un videogioco. Si tratta di una riflessione profonda sul futuro della narrazione interattiva, sul ruolo delle tematiche sociali e su come le tradizioni possano convivere con l’innovazione.

Il destino di Ghost of Yotei è ancora tutto da scrivere, e la strada che Sucker Punch deciderà di percorrere influenzerà non solo il successo del titolo, ma anche il modo in cui i videogiochi sapranno raccontare storie nel futuro. I fan, da parte loro, hanno tutto il diritto di esprimere le proprie opinioni, e questo dialogo costante rappresenta il motore del cambiamento in un settore in continua evoluzione.

Ti invitiamo a tornare qui per ulteriori aggiornamenti e approfondimenti, e soprattutto a partecipare attivamente alla discussione: il futuro dei videogiochi è nelle nostre mani e ogni opinione conta.

Partecipa al Dibattito

Cosa ne pensi delle scelte narrative adottate per Ghost of Yotei? Credete che il cambiamento possa portare una ventata di novità positiva o temete che possa compromettere l’identità di una saga storica? Lascia il tuo commento qui sotto e unisciti alla conversazione! Seguici su iovideogioco.it e non ti perdere altri video aggiornamento sulla questione sul Canale Youtube.

Andrea Volpi

Come sarebbe un appassionato di videogiochi e tecnologia? Esattamente come me, sempre alla ricerca di nuovi stimoli e soprattutto nuovi metodi per migliorare la qualità del tempo che passiamo in compagnia del nostro amato mondo virtuale.

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