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Quali sono i 10 Metroidvania che devi giocare assolutamente perché sono assolutamente incredibili e divertenti? Ce ne sono diversi, ma solo alcuni riescono a colpire nel segno rimanendo nel cuore e nelle anime più oscure dei videogiocatori. Quindi non perdiamo altro tempo e partiamo alla scoperta di questa magnifica top 10 Metroidvania tutti da giocare.

Quali sono i 10 Metroidvania che devi giocare assolutamente?

Salt and Sanctuary ma solo il primo

Salt and Sanctuary è un gioco che ti prende, ti capovolge e ti fa dire “wow, che viaggio”. Immagina di mescolare il fascino oscuro e la sfida dei giochi Souls con una spruzzata di stile Metroidvania, tutto condito in un mondo 2D piuttosto cupo e intricato. Sei un naufrago su un’isola misteriosa, e da qui inizia la tua avventura. Non c’è molto che ti viene dato su un piatto d’argento qui; devi esplorare, combattere, sopravvivere.

Il gameplay? È solido. Hai una varietà di armi e magie a tua disposizione, e il modo in cui le combini e le usi può fare la differenza tra la vita e la morte. La curva di apprendimento è ripida, amico. Un momento ti senti invincibile, il successivo un nemico apparentemente banale ti fa mordere la polvere. E questo fa parte del fascino. Ogni vittoria si sente guadagnata, ogni progresso conquistato a caro prezzo.

La grafica e l’atmosfera sono una parte enorme di ciò che rende Salt and Sanctuary così avvincente. È gotico, è oscuro, ed è incredibilmente immersivo. Ci sono momenti in cui ti fermerai solo per ammirare la desolazione, e poi verrai brutalmente ricordato che ogni angolo può nascondere pericoli mortali.

E poi c’è il sistema di progressione del personaggio. È profondo, permettendoti di personalizzare il tuo stile di gioco in modi significativi. Vuoi essere un guerriero corazzato che brandisce un’ascia gigante? Puoi. Preferisci incantesimi e magie da lontano? Anche quello è un’opzione. La scelta è tua, e le possibilità sono vastissime.

Salt and Sanctuary è una sorta di lettera d’amore ai giochi che non ti trattengono la mano, che ti sfidano ad ogni passo, e che ti ricompensano per la tua tenacia e la tua abilità. Se ti piacciono i giochi che ti mettono alla prova e ti danno la sensazione di aver realmente conquistato qualcosa, questo potrebbe essere proprio il tuo vicolo. Ma attenzione, non è per i deboli di cuore. La difficoltà è parte del pacchetto, ma, oh ragazzo, la soddisfazione di superare quei ostacoli è impagabile.

Dead Cells un incredibile procedurale

Dead Cells, eh? Ti trovi davanti a un gioco che non ti lascia un attimo di respiro, ma in un modo assolutamente fantastico. È come se un gioco di piattaforme avesse avuto una storia d’amore con un roguelike, e il loro bambino fosse stato benedetto dalla dea della dipendenza ai videogiochi. Sì, è così coinvolgente.

Partiamo dal concetto di base: sei un ammasso di cellule che prende possesso di un corpo decapitato (già qui, capisci che non sarà la solita passeggiata nel parco) e ti fai strada attraverso un’isola che cambia ogni volta che muori. E fidati, morirai. Molto. Ma qui sta il bello: ogni morte è un’opportunità. Impari dai tuoi errori, diventi più forte e, pian piano, inizi a capire come superare ostacoli che prima sembravano insormontabili.

La varietà è la spezia della vita in Dead Cells. Armi, potenziamenti, nemici – c’è sempre qualcosa di nuovo che ti aspetta dietro l’angolo. E la bellezza è che sei incoraggiato a sperimentare. Oggi vuoi lanciarti nell’azione con una spada gigante? Vai. Domani preferisci tenerti a distanza e giocare con l’arco? Anche quello è un’opzione. Il gioco ti premia per aver provato approcci diversi, il che mantiene le cose fresche e interessanti.

La grafica in pixel art è semplicemente splendida. C’è una cura del dettaglio che fa brillare ogni angolo dell’isola, rendendo l’esplorazione un piacere per gli occhi. E poi c’è la colonna sonora, che si adatta perfettamente all’azione, pompa quando deve pompare e si fa sottile quando serve un momento di calma.

Ma quello che veramente spinge Dead Cells oltre i suoi simili è il senso di progresso. Anche se ogni morte ti riporta all’inizio, il senso di diventare sempre più potente, di sbloccare nuove abilità e armi che rimangono con te, trasforma ogni nuova corsa in un’avventura diversa. Non è solo un gioco di abilità, ma anche di strategia e pianificazione.

In breve, Dead Cells è una droga ludica nel miglior senso possibile. Ti sfida, ti frustra, ma soprattutto ti diverte come pochi sanno fare. Se ti piacciono i giochi che ti chiedono di migliorare, di esplorare e di sperimentare, non cercare oltre. Dead Cells è il tuo prossimo vizio.

Moonscars un’avventura epica e tenebrosa

Moonscars si tuffa nel cuore oscuro dei metroidvania soulslike, portandoci in un viaggio attraverso un mondo pittorico dove il grigio della disperazione e il rosso del sangue si mescolano in una danza macabra. Sviluppato da Black Mermaid, il gioco è un debutto audace che mescola l’oscurità di Castlevania, la sfida implacabile di Dark Souls e l’estetica penitente di Blasphemous. Puoi anche scoprire di più su Dark Souls sulle nostre pagine.

In questo universo di toni quasi monocromatici, seguiamo la storia di Grey Irma, una creatura di argilla e ossa, nata dall’arte di un misterioso Scultore. Questa guerriera si risveglia, spinta da un dolore lancinante e una voce che la incita a trovare il suo creatore per scopi ancora oscuri. Con la spada in mano, si avventura tra nemici aberranti e paesaggi che raccontano storie di ribellione e disperazione.

La gameplay di Moonscars è un delicato equilibrio tra esplorazione metroidvania e la punitività tipica dei soulslike. Armata di una spada e abilità speciali, Grey Irma deve navigare un mondo pieno di pericoli, scoprendo nuovi percorsi, affrontando boss monumentali e sopravvivendo a insidie mortali. L’uso di “polvere d’ossa” per sbloccare abilità e la necessità di salvare presso specchi che riportano in vita i nemici uccisi aggiungono una dimensione strategica alla sua missione.

L’elemento platform, nonostante qualche problema di precisione nei controlli su piattaforme come Nintendo Switch, richiede destrezza e tempismo. Il design dei nemici e dei boss, ricchi di varietà e sfida, costringe i giocatori a imparare e adattarsi rapidamente per sopravvivere. La presenza di armi extra e bonus che potenziano Grey Irma amplificano ulteriormente le strategie a disposizione dei giocatori.

Il gioco, tuttavia, non è esente da critiche, con alcuni evidenziando un albero delle abilità poco ispirato e una certa monotonia visiva dovuta allo stile grafico. Nonostante ciò, Moonscars si distingue per la sua capacità di offrire un’esperienza coerente e immersiva che attinge dalle radici del genere metroidvania e soulslike, offrendo al tempo stesso una sfida che diventa più gestibile man mano che si progredisce, senza mai perdere il suo fascino oscuro.

In conclusione, Moonscars è un’avventura che affascina e mette alla prova, portando i giocatori attraverso un viaggio di scoperta, conflitto e, forse, redenzione. È un gioco che celebra la tradizione dei suoi generi di riferimento, pur offrendo una visione unica e oscura che invita all’esplorazione e alla sfida. Il gioco lo puoi trovare a meno di 10€!

Afterimage nelle ultime posizioni dei 10 Metroidvania da giocare ma non da trascurare

Afterimage è come entrare in un quadro vivente, uno di quelli che ti fanno dire “wow” non appena posano gli occhi su di esso. È un gioco di avventura in stile Metroidvania che ti catapulta in un mondo fantastico e misterioso chiamato Engardin, ricco di paesaggi mozzafiato e segreti nascosti in ogni angolo. Immagina di esplorare rovine antiche, foreste lussureggianti e città abbandonate, tutto disegnato con uno stile artistico che sembra una versione moderna dei classici giochi 2D, ma con una brillantezza e una vividezza che sono tutt’altro che datate.

La storia ti attira sin dal primo momento, giocando sul tema della luce contro l’oscurità, e te ne innamorerai per il modo in cui viene raccontata attraverso l’esplorazione e i dialoghi con i personaggi che incontri. Il mondo di Afterimage è popolato da figure interessanti, ognuna con la propria storia da raccontare, che aggiungono profondità e colore all’avventura.

La parte davvero affascinante di Afterimage è il gameplay. È fluido, reattivo e incredibilmente soddisfacente. Sei dotato di un’ampia gamma di abilità che puoi sbloccare e migliorare man mano che procedi, permettendoti di personalizzare il tuo stile di gioco. Vuoi concentrarti sugli attacchi a distanza? Puoi farlo. Preferisci essere un guerriero che si scaglia contro i nemici con ferocia? Anche questo è possibile. Il gioco ti incoraggia a esplorare e sperimentare, trovando nuovi percorsi e segreti che rendono ogni zona un puzzle divertente da risolvere.

Uno degli aspetti più gratificanti di Afterimage è la sensazione di progresso. Ogni nuovo potere o abilità che sblocchi non solo ti rende più forte, ma apre anche nuove aree da esplorare, mantenendo il gioco fresco e interessante dall’inizio alla fine. E, naturalmente, ci sono i boss. Ogni scontro con un boss è un evento memorabile, una prova di abilità e ingegno che ti lascia un senso di soddisfazione incredibile una volta superata.

In breve, Afterimage è un gioiellino per chi ama i giochi che combinano esplorazione, azione e una bella storia. Se ti piacciono i Metroidvania o sei semplicemente alla ricerca di un’avventura affascinante in un mondo ricco e vibrante, questo gioco è assolutamente da non perdere. Ti lascia con quella sensazione di meraviglia e scoperta che è così rara e preziosa nei giochi di oggi.

Grime una piacevole scoperta

GRIME è un gioco che ti colpisce come un pugno inaspettato, lasciandoti affascinato e un po’ confuso, ma decisamente curioso di scoprire di più. È un action-RPG con elementi souls-like, ma non lasciarti ingannare dal termine “souls-like”; GRIME porta sul tavolo delle peculiarità uniche che lo distinguono in un genere affollato.

Ti trovi in un mondo surreale, dove la geologia e la carne si fondono in modi che sfidano la logica, creando paesaggi e creature che sono un incanto per gli occhi, anche quando stanno cercando di annientarti. La premessa è intrigante: sei un essere creato da un cataclisma, con una testa che è letteralmente un buco nero. Sì, hai capito bene. Questa non è la solita storia di eroi e cattivi; è qualcosa di molto più strano e affascinante.

Il gameplay di GRIME si basa sulla scoperta e sull’adattamento. Puoi assorbire i nemici usando la tua testa buco nero, il che non è solo incredibilmente figo a vedersi, ma ti permette anche di acquisire abilità e potenziamenti. Questo sistema ti spinge a sperimentare e adattare il tuo stile di combattimento a seconda delle sfide che incontri, rendendo ogni battaglia un’esperienza unica.

La difficoltà è presente, come ci si aspetta da un gioco ispirato ai Souls, ma è una difficoltà che insegna. Ogni sconfitta è una lezione, e lentamente ti rendi conto che stai diventando più abile, più attento, e più in sintonia con i ritmi del gioco. Quando finalmente superi un ostacolo che ti bloccava, il senso di soddisfazione è immenso.

Visivamente, GRIME è un capolavoro. L’estetica dark e i design bizzarri delle creature contribuiscono a creare un’atmosfera che è allo stesso tempo inquietante e affascinante. E la colonna sonora? Complimenta perfettamente l’azione e l’esplorazione, intensificando i momenti di tensione e sottolineando la bellezza dei paesaggi alieni.

In poche parole, GRIME è un’esperienza che ti sfida, ti sorprende e ti incanta. Se ti attraggono i giochi che osano essere diversi, che combinano azione intensa con un mondo profondamente originale, allora questo gioco potrebbe essere proprio il tuo prossimo grande amore nel mondo videoludico. È un viaggio bizzarro e bellissimo che non dimenticherai facilmente.

Blasphemous tra i 10 Metroidvania da giocare assolutamente

Blasphemous… ah, amico mio, preparati a un’avventura che è tanto brutale quanto bella. Questo gioco è un action-platformer con una forte dose di ispirazione Metroidvania, immerso in un mondo gotico e oscuro che sembra uscito direttamente dalle visioni più inquietanti di un pittore del tardo Rinascimento. Immagina di camminare attraverso quadri di Bosch o Goya, ma con la possibilità di combattere, esplorare e scoprire storie che sono tanto affascinanti quanto macabre.

Ti trovi nel ruolo del Penitente, l’unico sopravvissuto al massacro del “Silent Sorrow”, intrappolato in un ciclo eterno di morte e rinascita. Il tuo compito è navigare nel regno di Cvstodia, un luogo devastato da una maledizione nota come “The Miracle”, che ha trasformato credenti e peccatori in creature deforme e disperate. La storia è densa, piena di simbolismi religiosi e folklore, che ti trascina sempre più a fondo man mano che procedi.

Il gameplay è duro, ma gratificante. Blasphemous ti mette alla prova con combattimenti intensi e boss memorabili che richiedono più di semplici riflessi veloci. Devi imparare i pattern, adattarti e sfruttare ogni strumento e abilità a tua disposizione. E quando finalmente sconfiggi un nemico che ti bloccava, la sensazione di trionfo è indescrivibile.

La vera stella del gioco, però, è il mondo stesso. Cvstodia è un posto di desolazione e disperazione, ma anche di una bellezza straziante. Ogni location è ricca di dettagli e ognuna racconta una storia, spesso attraverso immagini potenti e a volte disturbanti. E poi ci sono le animazioni dei personaggi e dei nemici, così fluide e dettagliate che ogni movimento si sente reale e ponderato.

Non posso non menzionare l’aspetto artistico. Blasphemous unisce pixel art di alta qualità con una palette di colori che accentua sia la bellezza sia l’orrore di Cvstodia. E la musica? È semplicemente perfetta, evocando atmosfere sacre e profane che ti accompagnano in ogni passo del viaggio.

In sintesi, Blasphemous è un’esperienza unica. È un gioco che non ha paura di esplorare temi oscuri e complessi, offrendo un’avventura impegnativa e ricca di contenuti. Se cerchi un gioco che unisce azione, esplorazione e una storia profonda, con un’atmosfera che ti rimane appiccicata, allora Blasphemous è decisamente il gioco che fa per te.

Ori una lacrima strappata

Ah, Ori… Parlarne è come ricordare una delle esperienze più poetiche e commoventi nel mondo dei videogiochi. Quando inizi a giocare a “Ori and the Blind Forest” o al suo seguito, “Ori and the Will of the Wisps”, ti immergi in un’avventura che è tanto una delizia per gli occhi quanto per l’anima.

Ti trovi nei panni di Ori, un piccolo spirito guardian forestale, in un viaggio epico attraverso una foresta magica piena di meraviglie e pericoli. La trama tocca temi universali come l’amore, il sacrificio e la speranza, il tutto narrato con una delicatezza e una profondità emotiva che è rara nei videogiochi. È impossibile non affezionarsi a Ori e agli altri personaggi che incontri lungo il cammino, ognuno con la propria storia e le proprie sfide da superare.

Dal punto di vista visivo, i giochi Ori sono capolavori assoluti. Ogni scenario sembra un quadro ad acquerello vivente, con una palette di colori che cattura ogni sfumatura di luce e ombra. I dettagli sono così curati che spesso ti troverai a fermarti solo per ammirare la bellezza del mondo intorno a te.

Il gameplay è una fusione perfetta di esplorazione, puzzle e azione. I controlli sono fluidi e reattivi, permettendoti di navigare attraverso ambienti intricati con grazia e precisione. Ogni nuova abilità che Ori acquisisce non solo apre nuove aree da esplorare, ma aggiunge anche un nuovo livello di profondità al modo in cui interagisci con il mondo.

E poi c’è la colonna sonora. Ah, la musica… È semplicemente straordinaria. Composta da Gareth Coker, accompagna ogni momento del gioco, intensificando le emozioni delle scene più toccanti e elevando l’esperienza complessiva a qualcosa di veramente speciale.

In breve, i giochi Ori sono un viaggio emozionale che rimane con te ben dopo che hai messo giù il controller. Sono un promemoria di quanto i videogiochi possano essere potenti come forma d’arte, capaci di raccontare storie che toccano il cuore e l’anima. Se non hai ancora avuto il piacere di giocare a Ori, ti stai perdendo una delle esperienze più belle e significative che il medium ha da offrire.

The Last Faith innovativo e ispirato a Bloodborne

The Last Faith emerge come una gemma unica capace di fonderne due, accostandosi con maestria a titoli leggendari come Bloodborne e Castlevania. Non si tratta solo di una mescolanza di elementi presi in prestito, ma sembra piuttosto essere il prodigioso frutto di un’inattesa unione tra due anime videoludiche iconiche e ne parleremo in modo approfondito in questa recensione The Last Faith.

Fin dalla campagna Kickstarter che ha riscosso un successo strepitoso, era chiaro che The Last Faith aveva qualcosa di straordinario da offrire. Conferma piena di questa intuizione è giunta attraverso la demo destinata ai sostenitori del progetto, che si è rivelata cristallina nella sua essenza. La conferma definitiva è arrivata dopo aver completato l’avventura, un’epica esperienza di circa venticinque ore. Acquista subito a 15€ cliccando qui!

Hollow Knight uno dei migliori

Hollow Knight è uno di quei giochi che ti rapisce, ti porta in un mondo completamente diverso e non ti lascia più andare. Ambientato nel vasto e misterioso regno sotterraneo di Hallownest, ti mette nei panni (o meglio, nell’esoscheletro) di un piccolo guerriero senza nome, esplorando caverne intricate, antiche città e ambienti mortali, tutti disegnati con uno stile artistico che è una vera delizia per gli occhi.

La prima cosa che colpisce di Hollow Knight è la sua atmosfera. C’è una bellezza malinconica in ogni angolo di Hallownest, dai suoi boschi incantati alle sue rovine dimenticate. Il design del gioco è incredibilmente dettagliato, con ogni area che racconta la sua storia di decadenza e speranza perduta. E poi ci sono i personaggi che incontri, ognuno con la propria personalità e storia, che aggiungono profondità a questo mondo già ricco.

Ma non lasciarti ingannare dalla sua bellezza; Hollow Knight è noto per la sua sfida. Il gioco si ispira ai classici “Metroidvania” per l’esplorazione e ai “Souls-like” per il livello di difficoltà, combinando combattimenti impegnativi con la necessità di esplorare e scoprire i segreti di Hallownest. Ogni nemico e boss che incontri è un puzzle da risolvere, e con ogni vittoria, ti senti davvero guadagnato ogni progresso.

Il sistema di progressione è profondamente soddisfacente. Mentre esplori, sblocchi nuove abilità che non solo ti rendono più forte ma aprono nuove aree da esplorare, creando quel senso di meraviglia e scoperta che è il cuore dei giochi Metroidvania. E con l’aggiunta di fascini che modificano le abilità del tuo personaggio, c’è un livello di personalizzazione che ti permette di adattare il tuo stile di gioco.

E non posso non menzionare la colonna sonora. Composta da Christopher Larkin, è semplicemente mozzafiato, perfetta per accompagnare le tue esplorazioni e i momenti più intensi dei combattimenti. È la ciliegina sulla torta di un’esperienza già eccezionale.

In conclusione, Hollow Knight è un capolavoro. È un gioco che richiede pazienza e perseveranza, ma offre in cambio un’avventura indimenticabile piena di sfide, esplorazioni e storie emozionanti. Se sei un fan dei Metroidvania o semplicemente cerchi un’esperienza di gioco ricca e profonda, Hollow Knight è assolutamente da non perdere. Lo puoi TROVARE A SOLI 9€ QUI!

Momodora in prima posizione per i 10 Metroidvania che devi giocare

Momodora: Moonlit Farewell si presenta come una perla nel panorama dei metroidvania, un genere amato da chi cerca l’esplorazione e il challenge in un unico pacchetto. Grazie al lavoro meticoloso di Boomservice e Guilherme Melo Martins, alias rdein, questo capitolo si eleva per la sua qualità sia nel gameplay che nella narrazione, offrendo un’esperienza che bilancia maestosamente novità e nostalgia.

La serie Momodora ha sempre brillato per la sua capacità di fondere il fascino del retrò con le tecniche moderne di sviluppo, e Moonlit Farewell non fa eccezione. Con animazioni fluide e un sistema di controllo preciso, il gioco offre un’esperienza di gioco impeccabile, dove ogni movimento, ogni attacco e schivata si sentono rispondere con immediatezza.

In questo capitolo, seguendo le vicende delle sacerdotesse del villaggio di Koho, ci immergiamo in un’avventura per contrastare una minaccia demoniaca scatenata dal suono di una campana misteriosa. La protagonista, Momo, si avventura nel cuore di questo pericolo con l’aiuto della Matriarca, esplorando luoghi incantati come il Villaggio delle Fate, per scoprire l’origine di questa calamità e fermarla.

La grafica, un omaggio alla pixel art, dimostra come si possano creare mondi ricchi e vibranti con “pochi” pixel, arricchendo l’esperienza con mostri ben disegnati e boss che lasciano a bocca aperta. I fondali, dipinti con cura, contribuiscono a creare un’atmosfera coinvolgente senza distogliere l’attenzione dall’azione.

La colonna sonora, con l’uso prevalente del pianoforte, incornicia l’avventura senza mai sovrastare, accompagnando piacevolmente l’esplorazione e i combattimenti.

Il gameplay si conferma il fulcro dell’esperienza, con Momo che, nonostante la sua apparenza ingannevolmente delicata, si rivela una guerriera letale. La scelta di limitare l’arsenale a un’arma principale e un arco enfatizza l’importanza dei sigilli, che offrono power up permanenti, e degli altri item che esplorano a pieno l’aspetto RPG e metroidvania del gioco, arricchendo le capacità della protagonista con abilità sempre nuove.

Momodora: Moonlit Farewell riesce a essere allo stesso tempo una conclusione e un capitolo a sé stante, che non richiede necessariamente la conoscenza dei titoli precedenti per essere apprezzato, rendendolo accessibile sia ai fan di lunga data sia ai nuovi arrivati.

In conclusione, Momodora: Moonlit Farewell è un titolo imperdibile per gli amanti del genere metroidvania, che combina con successo una storia avvincente, una grafica affascinante e un gameplay ricco e soddisfacente. Un’avventura da non perdere, capace di conquistare sia nel breve che nel lungo periodo.

Andrea Volpi

Come sarebbe un appassionato di videogiochi e tecnologia? Esattamente come me, sempre alla ricerca di nuovi stimoli e soprattutto nuovi metodi per migliorare la qualità del tempo che passiamo in compagnia del nostro amato mondo virtuale.

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